Obiettivo raggiunto e superato

In campo

Monini per le api
Preservare la biodiversità è una priorità: vogliamo tracciare il percorso verso un’agricoltura biologica o integrata, sicura e in armonia con l’ambiente.
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Orizzonte 2030

Vogliamo proteggere più di 1 milione di api e coltivare i nostri terreni con modelli di agricoltura a loro favorevoli.

 

IL NOSTRO IMPEGNO

 

Da 9.000 anni le api rappresentano un simbolo di fertilità naturale e crescita agricola, ma purtroppo, essendo estremamente sensibili all’inquinamento chimico, oggi sono in progressiva estinzione.

Grazie a iniziative speciali e concorsi commerciali che fin dal 2018 hanno reso partecipi i nostri prodotti nella tutela delle api, abbiamo superato in largo anticipo l’obiettivo 2030 proteggendone già più di 1 milione. Per questo abbiamo deciso di evolvere il nostro impegno e dedicarci alla ricerca scientifica in campo: al fianco di LifeGate e dell’Università di Bologna studieremo la vita delle api e di altri insetti impollinatori negli oliveti biologici del Bosco Monini a Perolla (Toscana) – per valutarne l’impatto positivo in termini di biodiversità attraverso l’installazione di apiari biomonitorati e analisi mirate ad accertare le condizioni favorevoli.

Proteggere e incrementare la biodiversità nei terreni del Bosco Monini è il nostro grande obiettivo e per raggiungerlo porteremo in campo le migliori competenze.

Gli obiettivi sono:

monitorare l’aumento della biodiversità nella Tenuta di Perolla in termini di varietà vegetali e animali (focus insetti impollinatori, sia melliferi che selvatici) a partire dall’anno zero (2022);

verificare la salubrità del territorio analizzando la presenza di pesticidi chimici di sintesi e altri fattori contaminanti (es. particolato, PM10, metalli pesanti, etc.);

verificare il benessere della popolazione di apoidei presenti, grazie al monitoraggio sul loro stato di salute sia sull’aumento sia delle singole specie (proliferazione delle progenie per genere di apoideo), sia delle varietà di specie presenti;

creare una mappa della biodiversità dove ad ogni area corrisponda una tipologia di varietà animale e vegetale;

verificare l’interazione positiva tra l’impianto degli olivi e l’ecosistema ricreato (biodiversità animale e vegetale).

 

Ieri

Ieri

Installazione di nidi, osmie e bee hotel nei terreni di Perolla

Oggi

Oggi

Salvaguardia di 1.650.000 api e conferma dell'incontaminazione dei terreni

DOMANI

DOMANI

Mantenimento dell'incontaminazione e incremento della biodiversità nei terreni di Perolla

Perché è importante
LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ

La biodiversità rappresenta una vera e propria ricchezza di vita presente sulla terra. Perderla significa mettere in pericolo la capacità degli ecosistemi di resistere ai cambiamenti climatici e di conseguenza la produttività dell’attuale sistema alimentare. Grazie a nuove tecniche di coltivazione e un rapporto virtuoso tra terra e uomo, possiamo proteggere la biodiversità ed evitare l’insorgere di nuove minacce in termini di sicurezza alimentare.

2018
Le api e l’olio: tutela di 50 api per ogni bottiglia Bios Monini venduta e biomonitoraggio non invasivo della salute delle api e del territorio dell’Apicoltura Carpinese
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2019
100 api tutelate per ogni bottiglia di Bios Monini venduta e donazione di 10 arnie all’Apicoltura Carpinese
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2020
Monini compie 100 anni, festeggiamo adottando 100mila api
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2021
750 mila api salvate con il supporto di LifeGate, alle quali si aggiungono 100 mila api adottate dal vincitore del concorso 2021
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2022
1.650.000 api salvaguardate dal gruppo Monini, monitoraggio dell'aumento della biodiversità e salubrità del territorio
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Dispositivi di controllo da remoto: la tecnologia in aiuto alle api

Sempre più aziende apistiche, per mantenere in salute le proprie colonie di api e ottimizzare la produzione, valutano la possibilità di utilizzare questa tecnologia, in modo da ricevere online, costantemente, informazioni sullo stato degli alveari e intervenire così tempestivamente sui problemi. Questi strumenti possono misurare, ad esempio, il peso dell’arnia che permette di fare una stima dell’importazione di nettare dell’apiario e di eventuali perdite di api in seguito ad eventi quali sciamatura o avvelenamento. Ancora, si può misurare la temperatura interna dell’alveare, utile per stimare la grandezza della famiglia di api e capire se vi è presenza o meno di covata o per limitare il rischio di moria delle api durante lo spostamento delle arnie.
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